Sicilia – Le Donne del Vino Delegazione Sicilia guidata da Roberta Urso, buona la “prima” al Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” a Palermo per “100 donne raccontano il vino, tra arte, cultura e bellezza“.
In ricordo di Marisa Leo, l’evento zero di una rivoluzione “gentile” che coniuga il vino ed i luoghi della Cultura, nel segno della cultura del rispetto. La delegazione Sicilia nella top five dell’associazione nazionale Le Donne del Vino.
Palermo 22 ottobre – Il sorriso di Marisa Leo ha illuminato la 1^ edizione di “100 donne raccontano il vino tra arte, cultura e bellezza” dell’associazione “Le Donne del Vino -Delegazione Sicilia” guidata da Roberta Urso al Museo Archeologico “Antonino Salinas” della Regione Sicilia,a Palermo.
L’iniziativa, patrocinata dalla Presidenza della Regione Siciliana, Assessorato regionale Agricoltura e Pesca mediterranea, Assessorato regionale Beni Culturali ed Identità Siciliana, dal Comune di Palermo e realizzata in collaborazione con Coop Culture, è stato il primo grande evento di rilevanza regionale aperto al pubblico organizzato in Sicilia dall’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino”.
Presieduta da Daniela Mastroberardino, intervenuta all’evento, l’associazione vanta circa 1200 socie dal Nord al Sud del BelPaese tra produttrici, agronome, enologhe, avvocate , sommelier, giornaliste che, ciascuno con le proprie competenze, promuovono sì la cultura del vino ma soprattutto il composito mosaico di storia, di arte e di tradizioni dei piccoli e grandi territori d’Italia.
“Le Donne del vino di Sicilia sono state protagoniste di un viaggio emozionante alla scoperta di uno dei più prestigiosi luoghi della cultura siciliana, il Museo Salinas – dice Daniela Mastroberardino – Una giornata ricca di suggestioni e rimandi fra le testimonianze di reperti che raccontano le origini della storia di questa terra, la Sicilia, e della centralità del vino.
Grazie alle meravigliose donne del vino per avere creato questa alleanza di saperi diversi, oggi come in altre occasioni. Sono, infatti, sempre in prima linea nel tramandare esperienze che possano ispirare altre donne che approcciano questo nostro mondo del vino così come a costruire, con il loro pensiero differente, un futuro migliore”.
La delegazione Sicilia di “Le Donne del Vino” è nella top five delle delegazioni per numero di socie (105) ma anche per l’articolata presenze di diverse professionalità che danno voce, a vario titolo, al rinnovamento in un settore fino a qualche anno fa declinato al maschile.
“A consuntivo del nostro grande evento – dice Roberta Urso – , siamo molto felici e consapevoli di aver realizzato qualcosa di unico e grande. La location intrisa di storia e cultura ha coniugato perfettamente le storie di territori e vini che abbiamo raccontato attraverso le masterclass e le degustazioni. Un pubblico attento e curioso ha partecipato ai tasting condividendo emozioni e tantissime domande sui vini. Senza dimenticare la finalità solidale, che ha ancora di più spinto i visitatori e recare con sé i vini disponibili al temporary shop, parte del ricavato della vendita verrà destinato alla Marisa Leo Aps per il contrasto della violenza di genere. Cultura, sostenibilità’, solidarietà sono dunque i tre valori, i pilastri su cui si basa quello che non e’ da considerare un mero evento ma un vero e proprio progetto di divulgazione e formazione.”
Il Museo “A.Salinas” lo scorso 19 ottobre ha aperto le porte all’importante evento promosso e realizzato dalla delegazione siciliana che tra racconti evocativi, masterclass e degustazioni coordinate dalle socie sommelier che rappresentano le quattro associazioni, Ais, Assosommelier, Fis e Onav, ha “raccontato” nei calici, i terroir diversi di quel complesso continente vitivinicolo che è la Sicilia, creando una felice interazione tra il nettare di Bacco e il ricco patrimonio archeologico custodito nella più importante e antica istituzione museale dell’Isola. Tra il chiostro minore con al centro la maestosa fontana di Glauco e le sue tartarughe, la maestosa agorà e la splendida sala delle Metope, “100 donne raccontano il vino tra arte, cultura e bellezza”, ha suscitato interesse da parte di wine lovers anche stranieri i che, per la prima volta, hanno vissuto all’interno di un museo, un’esperienza multisensoriale con la complicità di un calice di vino, evocatore di suggestive emozioni tra anfore e suppellettili legati a Bacco.
Alla manifestazione hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni cittadine, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, regionali, l’Assessore ai Beni Culturali ed all Identità siciliana, Francesco Scarpinato, il direttore del Museo Salinas, Giuseppe Parello e il neo Commissario straordinario all’ Istituto Regionale del Vino e dell’Olio, Giusy Mistretta.
«La grandezza di una persona si misura da quanto riesce a cambiare in meglio la vita delle persone che incontra sul proprio cammino», le parole-guida di Marisa Leo che inspirano la mission dell’associazione che ha anche tra i suoi obiettivi, il sostegno economico alle fasce deboli, in particolare i bambini, vittime della tragedia familiare.
Il tema del contrasto alla violenza di genere, è stato protagonista del talk che ha aperto la giornata con l’autorevole presenza della dr.ssa Rosaria Maida, Dirigente della divisione anticrimine della Questura di Palermo che ha sottilineato l’importanza del protocollo di intesa tra DDV e Polizia di Stato siglato lo scorso 23 gennaio a Roma per promuovere il progetto #TUNONSEISOLA, una campagna mirata a incoraggiare le donne che hanno subito violenza a denunciare.
A fine giornata, la sala delle Metope provenienti dai templi di Selinunte, è stata lo splendido scenario di due performance teatrali.
Il fel rouge della cultura del rispetto contro ogni discriminazione di genere, ha permeato la struggente lettura di “Gerico Innocenza Rosa ” di Luana Rondinelli, autrice e regista, che ha dato voce e forte presenza interpretativa ad una tematica quanto mai attuale, la transizione di genere, trattata con delicatezza. L’altra, “Dioniso” di Chiara Putaggio, con una sceneggiatura fedele del mito da una parte e, dall’altra, il tema sulla violenza sulle donne divenuta una vera piaga sociale, ha affidato all’attore Alberto Ritondo, diversi spunti di riflessione sulla matrice degli abusi e sulla necessaria parabola evolutiva nel segno dell’umanità compiuta per comprendere colei che “sola detiene il futuro del mondo”.
Sponsor: Brugnano, Casa Grazia, Andrea Di Gesù rappresentanze e Guarino Rappresentanze, Stamperia Zito. Sponsor tecnici: Azienda Tusibio, Cru vision, Industria O1, Vivai Castellana, Enoiltech, Ice Cube, Fabrike, Marilena Angileri, wedding & more, Cettina Piazza, fotografia, Mail Boxes Bagheria.
Fonte Infopress Giusy Messina