Corvina raccontata dalla sommelier Corinna Gianesini

Corvina raccontata dalla sommelier Corinna Gianesini

Corvina, uva autoctona veronese, ci viene raccontata oggi da Corinna Gianesini, Sommelier e comunicatrice del vino, responsabile della guida Slow Wine per il Veneto

 

Chi è Corinna Gianesini?

Il mondo del vino mi ha sempre affascinato, ma la laurea in Economia mi ha portato a lavorare nell’organizzazione di eventi nel settore della moda. Dopo tante visite a vigneti e cantine ho deciso di conoscere il vino più a fondo frequentando un corso AIS e ottenendo il diploma di sommelier.

E’ stato il punto di partenza del mio sviluppo professionale. Sono entrata nella brigata di servizio di AIS Verona, un’esperienza molto formativa che mi ha permesso di conoscere i retroscena dei grandi eventi di settore e i dettagli del servizio del vino.

Ho iniziato a scrivere di vino sul portale di AIS Veneto e nel frattempo ho continuato a studiare, frequentando un corso di specializzazione sul packaging del vino, ottenendo il diploma di degustatore ufficiale e il WSET 3.

Questo percorso mi ha spinto ad avviare un’attività nella comunicazione del vino e organizzazione di eventi, creando una sinergia tra il mio lavoro precedente e le competenze tecniche acquisite nel settore; da qualche anno sono responsabile per il Veneto della guida Slow Wine. Organizzare degustazioni è ciò che amo di più: conoscere i produttori e i luoghi in cui lavorano permette di comprendere il vino a fondo, andando oltre l’analisi organolettica, riconoscendone l’origine e la storia.

Io vivo a Verona, mi sento privilegiata in una terra ricca di vini fantastici.

La Corvina

Ho deciso di raccontarvi qualcosa di un’uva autoctona veronese, la Corvina, che è il vitigno principale di due importanti denominazioni, Valpolicella e Bardolino.

Trovo affascinante come l’uva si esprima in modo diverso a seconda del terreno in cui cresce. Sulle colline della Valpolicella ha un carattere schietto, ricco di freschezza e tannino che la rendono adatta all’appassimento. Nell’entroterra del Lago di Garda offre sfumature più delicate e rotonde.

La dote principale di questo vitigno è la sua naturale speziatura, uno stuzzicante profumo di pepe rosa che accompagna sempre i sentori di frutti e fiori. E’ un vitigno versatile. L’acidità di una corvina d’annata si accompagna benissimo alla grassezza di un piatto di salumi e formaggi giovani, ma se quest’uva viene appassita per qualche mese e affinata nel legno si ottiene un vino di grande struttura, capace di tenere testa a pietanze elaborate e saporite, come un brasato.

Il mio motto “Sono una Sommelier: degustare il vino è la mia passione, raccontarlo è la mia missione”

Contributo raccolto a cura di Camilla Guiggi, giornalista e Donna del Vino

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