Donne del Vino di tutto il mondo si incontrano online

Donne del Vino di tutto il mondo si incontrano online

Donne del Vino del Mondo si incontrano on line per brindare ai progetti futuri e a SIMEI 2022 che le vedrà riunite per la seconda Convention Mondiale
di Donatella Cinelli Colombini

Donne del Vino italiane insieme alle associazioni enologiche femminili di Argentina, Australia, Austria, Francia, Georgia, Germania, Nuova Zelanda, Perù e Usa

Il meeting online del 9 dicembre ha messo a confronto le associazioni delle donne del vino di tutto il mondo riunite nel network firmato a SIMEI 2019. assenti giustificate Cile e Croazia che, pur rientrando nel gruppo internazionale, non hanno potuto partecipare.

La comunità femminile mondiale del vino appare sempre più legata e convinta della maggior forza derivante dallo stare insieme rispetto a obiettivi comuni. Obiettivi e programmi condivisi che saranno al centro del secondo forum mondiale che si terrà a Milano in occasione della fiera Simei 15-18 novembre 2022.

Per il momento le proposte delle Donne del Vino italiane sono due: grazie alla collaborazione con Unione Italiana Vini e Corriere Vinicolo, le donne del vino del mondo avranno la possibilità di pubblicare le news delle associazioni estere nel trimestrale Wine World Magazine che verrà inviato a 50.000 stakeholders. Condividere il tema “Donne vino e futuro” per il 2022 e celebrarlo l’8 marzo in occasione della prossima Festa delle Donna.
L’idea è quella di scegliere un solo hashtag e un solo simbolo componendo una fotogallery che riunisca le donne del vino di tutto il mondo ed esprima l’orgoglio di essere protagoniste del futuro dei distretti viticoli e di tutta la società. Un’azione condivisa, promossa attraverso i social media che mostri la maggior forza derivante dall’agire insieme e di quanto questo possa incidere nella costruzione di un futuro più rispettoso dell’ambiente e del benessere delle persone.

Il confronto fra le Donne del Vino italiane e le altre associazioni estere ha mostrato anche il ruolo propulsivo della nostra associazione che oggi conta più di 950 membri ed è in piena attività nonostante il coronavirus. E’ infatti il Covid protagonista dei racconti delle presidenti delle associazioni estere che hanno partecipato al meeting on line.

Cristina Pandolfi presidente dell’Argentina A.MU.VA Asociaciòn Mujeres del Vino Argentina ha parlato dell’ultima vendemmia con meno il 9% di uva raccolta rispetto alle annate precedenti, ha poi messo l’accento sul ruolo delle donne nelle cantine che sta crescendo nei numeri e nei ruoli. Nel 2022 l’impegno maggiore della loro associazione sarà concentrato in “Wine in Moderation” e nel sostegno alla convention delle capitali del vino che si svolgerà a Mendoza.

Dall’Australia le Fabulous Ladies’ Wine Society rappresentate da Jane Thompson e Corrina Wright hanno raccontato dell’impossibilità di spostarsi a causa delle restrizioni Covid, la crisi politico commerciale con la Cina che ha danneggiato le esportazioni, l’ottima vendemmia 2021 e i programmi per il prossimo anno riguardanti la sostenibilità e l’esaltazione delle diversità regionali.

11 Frauen und Ihre Weine dell’Austria è stata rappresentata dalla su fondatrice Heidi Schroeck, sotto la neve aveva appena finito una vendemmia di scarsa quantità ma di eccellente qualità. Ha spiegato poi che la situazione del commercio del vino e del turismo del vino è stata piuttosto buona nonostante una grandissima diffusione dei contagi. Nelle cantine le donne crescono di numero e di importanza così come cresce la produzione di vini sostenibili.

Dalla Francia Melanie Pfister Presidente delle Femmes de Vin ha rappresentato un quadro più complicato con una gelata primaverile, troppa pioggia e una vendemmia deludente. La situazione commerciale è diversa a seconda delle regioni viticole ma è in ripresa così come il turismo del vino.

La Georgian Association of Women Winemakers con la giovane portavoce Tamara Gvaldze ha parlato soprattutto del covid e di come solo una parte minoritaria della popolazione sia vaccinata. La produzione del vino si sta diffondendo anche in regioni più piccole e l’export inizia ad allargarsi anche in USA e in Asia. C’è un nuovo interesse per le varietà d’uva autoctone e il tentativo di sviluppare il turismo del vino.

Julia Weckbecker del board della tedesca Vinissima ha raccontato delle inondazioni nella Germania settentrionale e di come tutti abbiano cercato di aiutare le popolazioni colpite. L’eccesso di piogge ha creato grandi problemi anche nella produzione dell’uva. Nonostante quest’annata particolarmente dura le socie Vinissima hanno continuato a tenersi in contatto e a lavorare.

Women in Wine NZ della Nuova Zelanda con Nicky Grandorge Leadership and Commuties Manager at The New Zeland Winegrowers ha parlato dell’isolamento patito a causa del Covid e di come tante persone, come lei, non vedano le famiglie in Europa da molto tempo. Una condizione che ha ovviamente danneggiato anche il turismo del vino e il business delle cantine. La Nuova Zelanda, che in passato è sempre stata leader nell’innovazione, ora sente il bisogno di riprendere i contatti con l’esterno. I programmi più importanti riguardano il ruolo delle donne e le differenze di retribuzione con un progetto nazionale che si chiama GO YOU.

Dal Perù Gladys Torres Presidente Las Damas del Pisco a causa della scarsa connessione , è riuscita comunque a partecipare all’incontro ma solo con un saluto e con un caloroso augurio a tutte le donne del vino nel mondo.

Dagli Stati Uniti Liftcollective rappresentata da Rania Zayyat ha iniziato parlando dei contagi covid, la situazione è molto grave ed è vissuta come uno scontro fra fazioni politiche. Altro problema sono gli incendi nelle zone del vino, alla fine la vendemmia è stata scarsa. Rania ha mostrato una nazione molto dinamica con un gran numero di organizzazioni e di eventi per contrastare la discriminazione verso le donne. I loro progetti futuri puntano soprattutto sulla leadership al femminile, migliorare le condizioni di lavoro delle donne , la ricerca di risorse a sostegno delle imprese femminili, la creazione di network per scambiare opportunità di business, difendere l’ambiente e valorizzare le diversità.

Alla fine tutte le rappresentanti delle donne del vino del mondo hanno dimostrato l’enorme gioia di ritrovarsi, la fiducia reciproca e la consapevolezza di quanto sia importante unire le forze per accelerare la crescita di opportunità per le donne del settore enologico in qualunque zona della terra esse lavorino.

Grazie per la collaborazione alla realizzazione di questo meeting on line a Tiziana Mori di GIV, Veronica Massussi giornalista e Donna del Vino della Lombardia a Fiammetta Mussio press agent dell’associazione, a Paola Bosani coordinamento nazionale e Ada Sguazzo Divinoitaly per i suoi preziosi contatti con Le Donne del Vino americane.
Un ringraziamento particolare a Unione Italiana Vini e a Giulio Somma, direttore del Corriere Vinicolo per dare voce, sulla loro nuova testata WineWorld Magazine a tutte le donne del vino del mondo.

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