Identikit delle donne consumatrici, chi sono e cosa vogliono

Identikit delle donne consumatrici, chi sono e cosa vogliono

Hanno cambiato l’ importanza degli aromi, l’estetica delle bottiglie, la forma dei punti vendita e creato il boom delle bollicine.

Le donne giovani sono il segmento di consumatori in maggior crescita e hanno innescato una specie di rivoluzione costringendo produttori e venditori a guardarle con rispetto e persino con paura perché fra i loro tanti pregi loro hanno anche un difetto preoccupante: sono infedeli. Andiamo dunque a vedere più da vicino il nuovo protagonista del mercato del vino, le consumatrici.

Le percentuali dei bevitori abituali in Italia mostrano una prevalenza maschile del 58% contro il 41% delle donne. Fra i consumatori occasionali c’è invece un sostanziale equilibrio fra i due generi. Come dire: le donne bevono meno spesso ma forse in modo più attento anche perché usano il vino come strumento di socializzazione e persino di emancipazione. Sempre più spesso sono le donne a scegliere il vino al ristorante e persino a provarlo prima del servizio. Le donne bevitrici hanno smesso di sentirsi in imbarazzo e c’é persino, fra i maschi, chi le trova sexy.

Le consumatrici italiane sono per metà laureate o diplomate, hanno iniziato a bere vino intorno ai 20 anni, non privilegiano le bottiglie della propria regione e se sono esperte assaggiano volentieri anche i vini esteri. Complessivamente i consumatori evoluti, quelli che definiremmo cultori del buon vino, sono il 38% del totale con una netta prevalenza maschile. Tuttavia il boom delle donne nei corsi da Sommelier fa sperare in un rapido riequilibrio fra i sessi. Il maggior peso femminile nel giudizio sul vino ha portato anche a rivalutazione degli aromi che il gentil sesso percepisce più dei maschi così come la maggior attenzione alle calorie da parte delle donne ha creato i presupposti per un aumento di vendite dei vini meno alcolici.

Con il crescere dell’età il consumo femminile di vino aumenta in quantità ma cala in qualità. Fra le over 60, soprattutto fra le donne con vita solitaria, sono anzi frequenti i casi di abuso e di alcolismo.

In linea di massima le donne preferiscono i vini freschi e fragranti, come le bollicine di cui sono grandi consumatrici, e in seconda battuta i rossi corposi. Meno apprezzati invece i rossi leggeri e i vini frizzanti dolci.

Il gentil sesso vorrebbe comprare vino in enoteca e, se é veramente un’esperta lo fa, ma in realtà lo shopping di vino al femminile avviene ancora prevalentemente in GDO. Anzi potremmo dire che il pragmatismo femminile ha cambiato gli scaffali del vino in supermercato. Per le donne la cosa più importante è l’uso a cui il vino è destinato, un elemento che prevale anche sulla regione di origine delle bottiglie. Insomma le signore col carrello vogliono facilmente distinguere vini da pesce e minestre delicate, vini da arrosto e formaggi stagionati, vini da dessert ……

La prima a capire il comportamento d’acquisto delle donne é stata Leslie Sbrocco autrice del libro “Wine for women a guide to buyng” in cui spiega che esse comprano il vino esattamente come comprano i vestiti: uno Chardonnay è come un vestito alla moda con un tocco sexy, un pinot nero è paragonabile a un abito da sera in seta rossa e così via.
La necessità di colpire buyer femmine ha modificato le etichette del vino, soprattutto quelle destinate alla GDO, rendendole più colorate e piacevoli, curate nei particolari e con qualche spiegazione in più.

Per concludere l’identikit della consumatrice italiana di vino vorrei proporvi i target disegnati nel 2010 da CDA Lorien Consulting di Milano:

ATTENTE 20 % del totale 33-50 anni abitante soprattutto nel Nord Est d’Italia e composto prevalentemente da impiegate e insegnanti. Preferiscono bevande salutari e solo saltuariamente vino.

SALUTISTE 39% delle consumatrici, appartengono alla stessa fascia d’età delle precedenti e sono spostate con figli. Hanno un titolo di studio medio e abitano nel Sud e nelle isole. Molte sono astemie.

SOCIALIZZATE 20% delle bevitrici, hanno fra i 18 e i 32 anni, studentesse, disposte a provare il nuovo e persino ogni sorta di bevanda, purché in compagnia.

EDONISTE 18% fra i 41 e i 50 anni ottimo titolo di studio, divorziate e separate, una bella carriera professionale. Bevono vini e anche bevande “creative” in situazioni socializzate.

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

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