Il Design nel bicchiere: asta con le Donne del Vino alla Milano Wine Week

Il Design nel bicchiere: asta con le Donne del Vino alla Milano Wine Week

L’evento sarà martedì 8 ottobre alle 18,30 nello show room Itlas Store Milano in collaborazione con Amorim Cork Italia. L’Associazione ha scelto di sostenere il Premio internazionale di Design AWDA che contribuisce a fare conoscere e affermare nel mondo il ruolo della donna nel design.

S’intitola “Il design nel bicchiere” ed è l’asta che organizzano le Donne del Vino insieme Amorim Cork Italia e AWDA (Aiap Women in Design Award) alla Milano Wine Week. L’evento è in programma per martedì 8 ottobre, alle 18,30, nello show room Itlas Store Milano (Via Melchiorre Gioia, 35 | Palazzo della Regione). 46 i lotti di bottiglie, magnum e Jéroboam donati dalle Donne del Vino, che saranno battuti da Alessandra Fedi.

alessandra fedi

 

Ogni lotto di vini ha associato un numero e un nome di una donna designer che ha segnato la storia. L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, che nel 2019 ha avuto come tema Donne, Vino, Design, devolverà l’intero ricavato ad AWDA, premio unico al mondo rivolto alle donne del design della comunicazione visiva. Il progetto è curato da Aiap, Associazione italiana design della comunicazione visiva, ideato nel 2011 e giunto alla sua quarta edizione. La consegna avverrà l’8 novembre a Firenze.

Scarica il catalogo dell’Asta “Il Design nel bicchiere”

Maria Cristina Francescon, Cristiana Cirielli e Paola Longo sono alla guida di questo importante appuntamento milanese della MWW. 

Chi è AWDA

AWDA, Aiap Women in Design Award, è il primo e unico premio esistente al mondo esclusivamente rivolto alle donne del design della comunicazione visiva.

È un progetto tutto italiano curato da Aiap, Associazione italiana design della comunicazione visiva, e ideato nel 2011 da Laura Moretti, Cinzia Ferrara, Carla Palladino e Daniela Piscitelli.

Il premio, giunto alla sua quarta edizione, ha un triplice obiettivo:

–           ricostruire il contributo storico e contemporaneo delle donne che lavorano nel design grafico, in gran parte assente nei libri di storia del design;

–           rivolgersi alle professioniste, docenti e ricercatrici, studentesse che si occupano a diverso titolo di design della comunicazione visiva, trasformandosi in un osservatorio attento a registrare e a dare voce a una professione come quella del designer, spesso svolta da donne, in paesi in cui lo sviluppo delle competenze e la promozione del lavoro femminile sono ancora lontani da una condizione di uguaglianza.  

–           promuovere l’Italia, quale soggetto capofila, di un grande progetto che fin dagli esordi ha raccolto il consenso e gli interessi di soggetti internazionali molto prestigiosi.

 

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