Scopriamo insieme il mercato svedese con il Systembolaged che controlla le vendite di vino e le quarantenni donne in carriera che stanno diventando le protagoniste dei consumi specialmente per i vini rossi cari
Il miglior consumatore svedese è donna fra i 40 e i 45 anni, vive in città ed ha una buona situazione sociale ed economica. Beve soprattutto vini rossi costosi! Evviva le bionde bellezze svedesi, verrebbe da dire, perché nel grande Paese scandinavo i vini italiani vanno forte, sono al primo posto fra le bottiglie straniere con il 35% di quel segmento di mercato.
Agnese Ceschi di Wine Meriadian ha intervisto Jan Olof Mark proprietario di Banus HB uno dei più stimati importatori svedesi. Nell’articolo che vi suggerisco di leggere perché, come ogni post di Wine Meridian, apre una finestra sul mondo, ci sono importanti notizie sul mercato svedese.
Prime di tutto le dimensioni: 200 milioni di litri all’anno.
Poi le tendenze: nei vini italiani vincono l’originalità, le piccole produzioni con origine ben localizzata e le bollicine. In queste scelte influisce anche il turismo cioè la conoscenza dei vini italiani che i visitatori svedesi acquisiscono durante le vacanze in Italia.
Le parole di Jan Olof Mark permettono di capire come funziona il complicato sistema pubblico Systembolaget, che ha l’esclusiva della vendita del vino in Svezia. In pratica il Monopolio compra sulla base di tre listini: i vini “listati” cioè acquistati direttamente dagli agenti governativi che sono sempre negli scaffali dei loro negozi, i vini destinati agli importatori o al sito Internet del Systembolaget; e infine la gamma temporary, composta di vini esclusivi, stagionali e in piccole serie. Quello svedese è un sistema leggermente meno rigido di quello norvegese, tuttavia decisamente più difficile di un mercato libero.
di Donatella Cinelli Colombini