Le wine lover indiane ecco il calice con-turbante

Le wine lover indiane ecco il calice con-turbante

L’emancipazione delle donne indiane passa attraverso il vino? La moda dei brindisi fra donne dopo il lavoro segna una svolta nei costumi sociali.

1.237 milioni di abitanti, il secondo Paese del mondo per popolazione, con i consumi più bassi del mondo 1,12 litri all’anno pro capite, l’India è un gigante quasi astemio. Appena quattro anni fa il blog “I numeri del vino” paragonava i consumi indiani di vino a quelli di un piccolo mercato europeo, ma rilevava una certa importazione di vini bianchi di elevatissima qualità. Insomma un consumo da maharaja.

Tuttavia qualcosa sta cambiando velocemente.
A Mumbai è nato, nel 2009, un Women wine club con il nome di 3W Wine, Women and Wit cioè vino, donna e sfizio. E l’India ha cominciato a esportare i vini di sua produzione. Nella catena britannica Waitrose, specializzata in gastronomia di lusso è possibile acquistare vini indiani adatti per accompagnare la cucina più speziata e piccante. Si tratta di vino bianco Ritu, parola che significa stagione, e un rosso a base di Syrah che si chiama Zampa.

Ecco che al Symposio dei Master of Wine a Firenze arriva Rajeev Samant della Sula Vineyards, una delle maggiori cantine indiane, e spiega che il mercato indiano è “sull’orlo di una grande esplosione dei consumi di vino grazie a una rinnovata crescita del Pil” e sarà trainato dalle donne. Secondo lui questo fa parte di un articolato cambiamento nei costumi sociali. Le donne che “Lavorano nelle grandi città – ha detto Samant a Cronache di gusto – oggi possono incontrarsi e bere un bicchiere di vino, di solito bianco, la sera dopo il lavoro. Un costume ormai socialmente tollerato e che segna una svolta sul fronte dei consumi interni”.
Francamente una dichiarazione del genere lascia sbalorditi visto il numero di mogli bruciate vive e le altre forme di violenza sulle donne di cui la stampa internazionale ha spesso parlato. Tuttavia se la condizione femminile può cambiare anche grazie ai brindisi fra donne dopo il lavoro, ben vengano!

di Donatella Cinelli Colombini

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