La leadership al femminile è stato il tema portante dell’incontro tra le Donne del Vino Veneto e il network di imprenditrici EWMD con nuove idee per essere ancora più carismatiche in azienda
La parola leadership declinata al femminile oggi ha un significato complesso che si ricollega a concetti come passione, determinazione, etica, disponibilità, capacità di mediazione, pazienza ed emotività e li valorizza sul lavoro e nella vita.
È emerso giovedì 13 ottobre nell’incontro organizzato dalla delegazione Veneto dell’Associazione Le Donne del Vino, coordinata da Alessandra Boscaini, alla Tenuta Canova Masi a Lazise, sul lago di Garda, attraverso le testimonianze di quattro produttrici che hanno raccontato “dal vivo” in modo sensibile e stimolante le loro sfide quotidiane: Chiara Coffele, dell’azienda Coffele, Silvia Gardina, di Cantina Quota 101, Maria Vittoria Maculan, dell’azienda Maculan e Massimilla di Serego Alighieri, delle aziende Possessioni Serego Alighieri e Masi.

Un ulteriore plusvalore della tavola rotonda è stato la capacità di fare rete manifestata da tutte le professioniste del vino, messe per l’occasione a contatto con realtà imprenditoriali che si battono per una più ampia partecipazione femminile alla vita economica, sociale e politica.
Nel caso specifico la sinergia è nata con EWMD (EuropeanWomen’s Management Development International Network), rete europea per lo sviluppo della professionalità femminile creata da donne per donne e uomini con posizioni di responsabilità in 14 Stati tra Europa e resto del mondo.
“Leadership non sintetizza solo l’abilità di condurre un’azienda, ma significa anche saper esercitare un autentico carisma in grado di coinvolgere collaboratori o vertici per raggiungere risultati in base a valori comuni” ha spiegato Daniela Bandera, presidente nazionale di EWMD, presente anche con la sua delegazione bresciana.
Dal dialogo tra le testimonial delle Donne del Vino e il network internazionale sono scaturiti numerosi spunti per una vita professionale e privata in stimolante armonia. L’enologa Maria Vittoria Maculan ha innanzitutto evidenziato il ruolo chiave della mediazione e di una determinazione assertiva “per mettere in luce le proprie idee anche in un mondo prettamente maschile o di persone con maggiore esperienza rispetto alla propria”. Tra i due generi il dialogo può stimolare, infatti, cambiamenti importanti e positivi.
“La disponibilità è un tratto femminile saliente – ha aggiunto Chiara Coffele – ma dagli uomini dobbiamo imparare a porre precisi limiti per salvaguardare la vita personale che spesso tende a essere sacrificata in un lavoro stimolante come il nostro”.
“L’etica nel business rende più etici anche a casa propria” ha detto Silvia Giardina, evidenziando l’importanza di un concetto di leadership ancorato a specifici valori – il vero leader è colui che li rende patrimonio di tutti i membri dell’azienda”.
Alla base della leadership troviamo una caratteristica che costituisce la linfa di ogni azione di successo. “La passione è il motore chiave in ogni ambito della vita – ha concluso Massimilla di Serego Alighieri. Alimenta infatti la capacità di dare il meglio di sé anche nelle situazioni difficili”.
A seguire, il workshop sulla leadership al femminile, che ha coinvolto tutte le ospiti in uno scambio di esperienze sui temi della coltivazione della cultura manageriale al femminile basata su fiducia, rispetto e senso di responsabilità e sulla creazione delle condizioni per permettere alle donne di accrescere le proprie competenze, rafforzarsi e prepararsi a nuove sfide.
Ha concluso la serata un cocktail nell’accogliente winebar di tenuta Canova, naturalmente con un brindisi con gli ottimi vini delle relatrici.