Malvasia da uve passite abbinata ai tortellini dolci fritti di Natale

Malvasia da uve passite abbinata ai tortellini dolci fritti di Natale

Emilia Romagna
Alessandra Caroni – Winesoul
Abbina : Malvasia da uve passite ai Turtlein D’Nadel Frett (tortellini dolci fritti di Natale)

Motivi dell’abbinamento: 100% Malvasia di Candia. Vino Passito dal caratteristico colore giallo oro, ricco di sentori di albicocca secca e agrumi canditi, al palato dolci note di acacia unite ad agrumi che gli conferiscono una bella freschezza ed equilibrio, andando a bilanciare la dolcezza. L’unione tra la dolcezza aromatica di questo passito e la sua freschezza unisce l’agrumato al dolce, proprio l’abbinamento che troviamo nei tortellini che hanno una pasta dolce ed un ripieno agro-dolce. Direi connubio perfetto ed esaltazione del territorio.

Storia e aneddoti della ricetta: I Turtlein d’Nadel sono un piatto tipico della tradizione reggiana che ha origini rinascimentali, caratterizzati dall’unione dell’agro e del dolce. Possono essere ripieni di pesto natalizio come quelli di questa ricetta, ma anche di crema pasticcera o di crema di nocciole. E possono essere fritti o cotti al forno. Ho scritto la ricetta di mia madre, Adrienne, che adorava prepararli prima di Natale e donarli a tutto il vicinato.

Difficoltà: facile
Tempo di esecuzione in minuti: 45 minuti più la preparazione del ripieno

Ingredienti:
per il ripieno “pesto natalizio”
150 gr Marmellata di prugne
150 gr Marmellata di mele cotogne
Alcuni Amaretti
Alcuni Pinoli
Scorza d’arancia candita
Un cucchiaino di saba (glassa di aceto balsamico)
Una punta di cucchiaino di caffè
Una punta di cucchiaino di cacao

per la pasta
500 gr farina
200 gr zucchero
1 bustina lievito per dolci
3 uova intere
Una noce di burro
Buccia grattugiata di una arancia
1 bicchierino di brandy
Frittura: in passato si utilizzava lo strutto per friggere, e io lo utilizzo ancora per tenere fede alla ricetta di mia mamma che diceva che i dolci sono più buoni se fritti in questo modo. Dobbiamo pensare poi che in passato l’olio non era disponibile mentre soprattutto nelle campagne emiliane, si utilizzava tutto del maiale.
Per evitare grassi animali però si può usare l’olio di semi di girasole.
Zucchero velo per la finitura

Esecuzione
Qualche giorno prima di realizzare la ricetta, preparare il ripieno unendo in una ciotola la marmellata di prugne, quella di mele cotogne, i pinoli, un cucchiaino di saba, il caffè, la scorza di arancia, gli amaretti e il cacao.
Per la pasta: in una ciotola setacciare la farina, aggiungere lo zucchero, il lievito, il burro morbido, le uova, la buccia d’arancia e il bicchierino di brandy . Amalgamare bene gli ingredienti sino ad ottenere una pasta che finiremo di manipolare sulla spianatoia .
Lasciare riposare per mezz’ora in una ciotola coperta da un canovaccio.
Dopodiché prendere un pezzo di pasta e tirarla col mattarello in una striscia lunga e larga circa 15/20 cm lasciandola un po’ spessa. Prendere un poco di marmellata con 2 cucchiaini e posizionare un cucchiaino di ripieno sulla pasta e continuare per tutta la lunghezza tenendo una distanza tra un ripieno e l’altro di circa 2 cm
Coprire la pasta con la parte soprastante e schiacciare bene la pasta in modo da chiudere i tortellini. Con una formina rotonda da tortelli oppure con una tazzina da caffè tagliare la forma dei tortellini e posizionarli su di un cabaret precedentemente infarinato.
Continuare in questo modo sino ad esaurire la pasta.
Mettere lo strutto in una pentola e portarlo ad ebollizione. Inserire nella pentola 5 o 6 tortellini per volta che verranno subito a galla, scolarli e riporli su di un piatto coperto di carta assorbente..
Una volta terminata la frittura, porre i tortellini su di un piatto da portata spolverizzandoli di zucchero a velo.

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