Susumaniello: il vitigno raccontato da Filomena Saponari

Susumaniello: il vitigno raccontato da Filomena Saponari

Susumaniello: il vitigno della Puglia raccontato da Filomena Saponari 

Puglia IGT Rosato Susumaniello “Tre Tomoli Rosa” e Flora Saponari dell’azienda VIGNAFLORA.
Filomena Saponari, per tutti Flora, nel 2010 fonda ex novo la piccola azienda agricola VIGNAFLORA, con l’idea di impiantare e coltivare uva da vino nel terreno che fu del nonno materno.
Il percorso incomincia nei primi mesi del 2011, quando impianta nell’agro di Noci, a 430 m. di altitudine, circa 2 ha di Susumaniello, un antico vitigno autoctono pugliese. Il terreno è limoso argilloso, a tratti con forte presenza di scheletro.
L’impianto è una spalliera bassa a cui vengono avvolti i tralci delle piante potate ad alberello; le lavorazioni del suolo sono leggere e le piante infestanti vengono sfalciate; non c’è impianto irriguo. Flora si occupa direttamente della gestione, in regime biologico certificato, del vigneto, delle operazioni di potatura, delle operazioni di vendemmia e della vinificazione, sotto la guida di maestri esperti.
La vendemmia 2013 è stata la prima annata della prima etichetta di VIGNAFLORA: Puglia IGT Rosato Susumaniello “Tre Tomoli Rosa”, prodotto allora in sole 1980 bottiglie e giunto ormai alla sua quinta annata. Nella felice vendemmia 2015, Flora ha vinificato una selezione di grappoli del suo Susumaniello, creando la sua seconda etichetta: Puglia IGT Rosso Susumaniello “Tre Tomoli Rosso – Grappoli Eletti” 2015: affinato oltre un anno in acciaio e poi altri due mesi in bottiglia, è un vino che racconta tutta l’essenza del “testardo” vitigno, in sole 1930 bottiglie.


Puglia IGT Rosato Susumaniello “Tre Tomoli Rosa”
“La scelta di impiantare un vitigno autoctono a bacca nera come il Susumaniello e l’intuizione di vinificarlo in “rosa”, cosa che non aveva ancora realizzato nessuno, mi hanno portato bene.”
Ottenuto dalle sole uve di proprietà, il Tre Tomoli Rosa, ha un color corallo con leggere e piacevoli sfumature violacee.
Il bouquet è pulito ed intenso, con sentori di rosa, lampone e fragoline di bosco. Al gusto invece, è sapido e secco, con acidità spiccata e lunghi ritorni di frutta fresca e fiori delicati, che si disperdono nel piacevole e profondo retrogusto.
“Lo proporrei per un aperitivo romantico in riva al mare al mio uomo, con un carpaccio di pesce fresco accompagnato da pane di semola tostato e imburrato. Se ne berrebbe a secchiate, invece, in una serata scalmanata con amiche del cuore, accompagnato a fette sottili di Capocollo di Martina Franca, olive fritte e focaccia al pomodoro…!”


“Flora” Saponari dell’azienda VIGNAFLORA
“La mia storia di produttrice inizia con un salto nel buio, quando nel 2008 interruppi il mio rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso la società di consulenza dove lavoravo e cominciai a pensare di trasformare il terreno che mia madre e mio zio avevano ereditato dal loro padre, da seminativo in vigneto. Era una follia! Non avevo alle spalle una famiglia di produttori, di agricoltori o commercianti. Certo, mio nonno produceva il vino per la sua famiglia e aveva qualche filare di vigna come tutti, ma niente di più. Ma io ero determinata a diventare una vera vignaiola e, grazie al prestito dell’AGEA per i nuovi impianti, all’aiuto della mia famiglia, nonché al supporto di alcuni amici produttori, ho iniziato…
La mia, sostanzialmente, è ancora un’azienda one-woman-show dove io mi occupo di quasi tutto, dalla produzione dell’uva alla commercializzazione del vino…e pian piano la produzione e le vendite stanno crescendo ed io…non smetto di sognare!
Oggi posso contare sulla collaborazione di una persona esperta in vigna, la cosa più difficile da trovare, per un territorio come il mio, dove regnano pochissimi vigneti.
La mia laurea in Economia e Commercio e la mia esperienza di dodici anni come consulente aziendale certamente non sono stati inutili, ma al tempo, non avrei mai immaginato che l’attaccamento alla mia terra mi avrebbe trasformato la vita!
E nemmeno lo avrei immaginato quando, nei primi anni del 2000 mi iscrissi ai corsi AIS e diventai prima Sommelier e poi Degustatore ufficiale. Quella del sommelier è un’attività che mi ha dato moltissimo. Fondamentale per il mio futuro di produttrice è stata l’esperienza nell’Associazione Slow Food, dapprima come attivista e docente Master of Food Vino per i corsi di educazione al gusto di Slow Food, poi come degustatore territoriale per la guida Slow Wine.
Entrare nelle vigne e conoscere i produttori e le loro meravigliose storie mi ha fatto capire che degustare un calice di vino non mi sarebbe mai più bastato!
Direi che il corso della mia vita lavorativa e non solo, iniziò a cambiare quando per la prima volta ascoltai la descrizione dei profumi di un vino.
Lì mi son detta: il vino è un miracolo a cui contribuisce in buona parte il lavoro dell’uomo! Voglio sognare di poterlo fare anch’io!
Una donna che ha contraddistinto il mio cammino è mia nonna: il ricordo del suo sorriso, nonostante le tragedie della vita ed il dolore della vecchiaia, mi accompagna in ogni mia giornata e mi fa da “tranquillante”.
Nella vita però mi ispiro a mia madre, una donna “immensa”, un esempio di resilienza e perseveranza, un concentrato di energia interiore, di rettitudine, di forza d’animo, di coraggio, di amore infinito e di dedizione assoluta per ciò a cui si tiene di più.
Nel suo caso io e le mie sorelle: le sue tre figlie!
Infine il mio motto:
Se hai un sogno, prova a realizzarlo!
Se pur non dovessi farcela (ma se lo vuoi davvero ce la farai), saprai comunque di averci provato!!

VIGNAFLORA di Saponari Filomena, via Alfredo Oriani, 1 – Castellana Grotte – Puglia

Contributo raccolto a cura di Cinzia Tosetti, giornalista e Donna del Vino

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