Toscana, la grappa di Priscilla Occhipinti

Toscana, la grappa di Priscilla Occhipinti

Toscana, non solo vino per le Donne del Vino ma anche grappa con Priscilla Occhipinti


Nel centro della Toscana, nel piccolo comune di Paganico in provincia di Grosseto, nel 1973 nasce una distilleria, oggi condotta dal Maestro Distillatore Priscilla Occhipinti.

In provincia di Grosseto, in una terra da sempre vocata per la produzione di vini rossi, conosciamo una distilleria, condotta da una donna capace ed intraprendente: Priscilla Occhipinti.
Giovane mamma di un bimbo di 2 anni e mezzo, entra in azienda 23 anni fa come discepola del fondatore prima, e come proprietaria e Mastro Distillatore dopo percorrendo, una strada difficile e spesso in salita con il fine di apportare il proprio contributo di giovane donna alla grappa e all’azienda. E l’aver conquistato 138 medaglie d’oro e doppio oro, vinte a livello internazionale dal 2011 ad oggi, sono il segno della capacità, bravura e impegno svolto.

 

Per conoscere la realtà di Priscilla e della sua azienda dobbiamo fare però un passo indietro fino agli anni ’70, quando nelle campagne di Paganico, il fondatore dell’azienda, Giacchino Nannoni, diede origine alla “grappa di fattoria”, ovvero un nuovo rapporto fra la distilleria ed i vignaioli dove la grappa ottenuta da vinacce immediatamente distillate, veniva resa allo stesso conferitore e proprietario delle uve.
Alla fine degli anni ’90, dopo il liceo classico, segue il percorso universitario in enologia e viticoltura, a Firenze, passando le sue giornate ad affinare la sua passione e imparare il mestiere, a fianco di Gioacchino…

Di lì in poi nasce il grande impulso di crescita.


E’ Priscilla che, con la patente del camion e dei generatori di vapore, conduce ogni giorno personalmente l’impianto di distillazione senza delegare nessuna delle fasi tra la vinaccia ed il bicchiere, portando qualità alla lavorazione e riconoscimenti all’azienda.

E’ lei che ha voluto il mantenimento dei princìpi fondamentali di lavorazione artigianale e di materie prime eccellenti, che hanno facilitato, dal 2016 l’introduzione della certificazione per i clienti produttori “Bio”, premiando i conferitori con distillati unici e di altissimo livello.
E inoltre, per le aziende più prestigiose, può effettuare la lavorazione “in selezione” che consiste nella distillazione separata delle vinacce con tracciabilità delle materie prime fino al distillato.

 

E, il risultato, è anche dato dai numeri: nel 2000 l’azienda fatturava 400 mila euro e aveva 5 dipendenti: oggi il numero dei dipendenti è rimasto lo stesso, ma il fatturato ha toccato il milione, costituito per il 95% dalla distillazione di grappe per conto terzi e per il 5% da prodotti a marchio Nannoni.”


Grappa di Brunello Riserva “Oro dei Carati” e Priscilla Occipinti della Nannoni Grappe

Grappa di Brunello Riserva “Oro dei Carati”
Si tratta di una Grappa Riserva, stravecchia e da meditazione.
Dal bel color oro antico con riflessi ramati, rivela all’olfatto aromi intensi, puliti e gradevoli.
In bocca si avvertono eleganti sentori di cioccolato, nocciola e noce su dolci note di liquirizia e miele. Il corpo è intenso, e chiude con piacevole persistenza e lunghi sentori di fichi e prugne secche.
Eccellente a fine pasto, è particolarmente consigliata in abbinamento con cioccolato artigianale e pasticceria secca.
“Amo questa grappa e la degusterei con la “schiacciata alla Campigliese” di Campiglia Marittima, un antico dolce la cui nascita risale al medioevo (che la mia nonna di 90 anni fa benissimo!!).

 

Priscilla Occipinti della Nannoni Grappe

“Il 100% di quanto esce dalla mia azienda lo faccio io di persona, carico la vinaccia con la pala meccanica e regolo continuamente tutti i parametri dell’impianto per ottenere il meglio dalla materia prima. Da settembre a novembre poi, trasferisco tutta la famiglia sopra l’impianto di distillazione; per me è importante godermi al massimo l’infanzia di mio figlio, e non è facile in quei giorni in cui devo tenere acceso l’impianto fino a tardi.

Sono una sperimentatrice, amo provare cose nuove ed è per questo che da due anni ho montato un impianto per il Gin, con il quale distillo ginepro insieme alle erbe che mi forniscono le aziende vitivinicole.
In pratica faccio come un sarto con le stoffe: ad ognuno un abito diverso!

Da due anni inoltre, ho prodotto anche il primo Whisky di Maremma, invecchiato 5 anni, ma essendo un mio gioco, per quattro anni sono stata senza distillarne altro!
A dicembre uscirà il mio secondo Gin a marchio, un prodotto molto aromatico, un botanicals “in rosa” dedicato naturalmente alle donne!
Nel frattempo ho già registrato il marchio per l’amaro che vorrei produrre “Maremmamaro” fatto solo con le erbe della mia amata Maremma.

Tutto questo è stato possibile grazie agli insegnamenti del mio Maestro ed alla fiducia che ha riposto in una ragazzina tanti anni fa, ed all’affettuoso sostegno che ricevo quotidianamente dalla mia famiglia e dalle mie socie Rossana e Morena.

Organizzo inoltre ogni mese, in azienda, eventi finalizzati a fare cultura del buon bere e del territorio, invitando pittori, musicisti, attori e scrittori per incontri nei quali sono previste conferenze e mostre oltre che visite e degustazioni.

Dovessi riassumermi in poche parole direi che nutro una grande passione per il mio lavoro, e che sono stimolata dalla voglia di provare sempre cose nuove, emotivamente sorretta dal grande amore per la mia terra, per l’arte, per il mio bimbo e per il mio importante ruolo di mamma.

E, conoscendomi, metto sempre amore, impegno e pazienza, prima di ogni risultato”.


NANNONI GRAPPE – Fattoria di Litiano 58045 Paganico (GR) – www.nannonigrappe.it


Contributo raccolto a cura di Cinzia Tosetti, giornalista e Donna del Vino

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