Vi presento Roberta Corrà nuovo direttore generale GIV – Gruppo Italiano Vini.

Vi presento Roberta Corrà nuovo direttore generale GIV – Gruppo Italiano Vini.

Finalmente! Una donna sfonda il tetto di cristallo e prende il timone del più grande gruppo vitivinicolo italiano e fra i primi 10 nel mondo.

Il più grande gruppo vitivinicolo italiano, Gruppo Italiano Vini – GIV, ha ora un direttore generale donna. E’ Roberta Corrà veronese, laureata in Giurisprudenza a Bologna, ha lavorato per multinazionali tedesche come Lidl e Mediamarkt. E’ arrivata al Gruppo Italiano Vini nel 2012 con responsabile delle Risorse umane e organizzazione, dal 2014 è direttore operativo e il Consiglio di Amministrazione del 23 dicembre scorso ha messo nelle sue mani il timone del gruppo GIV.

Manager riservatissimo, Roberta Corrà, è quasi in controtendenza nell’epoca dell’apparire. Di lei, il web, ci fornisce una sola immagine ufficiale diffusa al momento della nomina; come dire poco fumo e molto arrosto … con un atteggiamento pragmatico e, a mio avviso, molto femminile.

Questa è davvero una svolta per le Donne del vino che entrano nella stanza dei bottoni del primo gruppo italiano. Il GIV è infatti un colosso da quasi cento milioni di bottiglie e 350 milioni di fatturato annuo che, se considerato insieme al suo capogruppo Cantine Riunite e Civ, raggiunge un volume d’affari fra i primi dieci nel mondo. Il Gruppo ha cantine in 11 regioni, un grandissimo importatore di proprietà in USA -Frederick Wildman, un distributore con sede a Parigi – Carniato Europe – la più significativa azienda di distribuzione di prodotti agroalimentari italiani in Francia e Belgio, e sedi a Londra, a Monaco di Baviera, a Praga e a Shanghai. Insomma un colosso, ma soprattutto un gruppo capace di esprimersi in qualità e in quantità su scenari mondiali.

In GIV c’è un’altra donna in posizione importante, Tiziana Mori responsabile della comunicazione e membro del board nazionale delle Donne del Vino. Il Gruppo Italiano vini punta dunque sul gentil sesso e, per primo in Italia, risponde con prontezza a una svolta del mercato mondiale del vino dove le donne sono diventate i compratori più numerosi e influenti soprattutto al supermercato.

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

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