Riflessioni di Angelo Gaja dopo un viaggio in Giappone che gli ha rivelato il nuovo ruolo delle donne del vino in un Paese che ama cibi e vini italiani

Di Angelo Gaja maggio 2016 – segnalato dalleย Donne del vino
Il mio primo viaggio lo feci nel 1980. Sembrava allora un paese triste nonostante lโeconomia a macinare successi, i servizi pubbliciย ad un livello di grande efficienza, lโorganizzazione della societร curata con minuzia. Le donne indossavano vestiti di un blu mesto,ย gli uomini in grigio o nero di ordinanza, era un paese che amava lโisolamento, non gradiva la presenza dei forestieri. A Tokyoย erano allora 48 i locali che proponevano cucina italiana, svettava Sabatini originario romano. Da allora, il paese รจ moltoย cambiato. La grande rivoluzione lโhanno vissuta le donne, guadagnando considerazione nellโambito familiare, rispetto, libertร eย bellezza. Non รจ piรน lโuomo giapponese ad essere al centro del creato. Per osservare alcuni dei molteplici aspetti della Tokyo diย oggi merita immergersi nella vivacitร e nei colori di Omotesando, passeggiare nella quiete mistica del vicino parco di Meiji Jingu,ย godere del pullulare di gioventรน e dei gradevoli luoghi di intrattenimento che sono nel complesso di librerie di Tsutaya, nelย quartiere di Daikanyama.

Lโatteggiamento del paese ad isolarsi, a restare chiuso allโimmigrazione si รจ modificato. Lโaccoglienza ai turisti รจ molto migliorataย e gode di nuovi incentivi. Eโ del 2016 la concessione ai cittadini di Tokyo di affittare le loro abitazioni ai turisti esteri anche perย pochissimi giorni. Il che non toglie che ad un giapponese che scorge un mozzicone di sigaretta perso su di un marciapiediย immacolato venga da pensare che a buttarlo sia stato un cinese. Amici non lo diventeranno mai, ma i cinesi che arrivanoย spendono, riempiono i negozi ed i ristoranti, tocca sopportarli.
Ora nella Tokyo metropolitana i locali che propongono cucina italiana sono piรน di 5.000, in larga maggioranza con cuochi diย origine giapponese che vantano un percorso in Italia a praticare la nostra cucina.
Il successo della cucina italiana ha contagiato Osaka ed altre cittร , e si รจ esteso gradualmente anche alla provincia. Si deve aย questi ristoranti la diffusione e la conoscenza dei prodotti dellโagro-alimentare italiano, vino incluso.
Ho goduto nel mio ultimo viaggio anche di una visita al mercato del pesce, Tsukiji, il piรน grande al mondo, frenetico, conย moltissime varietร di pesci che gli europei non si sognano neppure di consumare, permeato dal profumo del mare. Occupa unaย vasta area a fianco della centralissima Ginza. Entro lโanno Tsukiji verrร trasferito per fare posto alle installazioni che dovrannoย accogliere le olimpiadi del 2020.
I giapponesi, degli asiatici, sono quelli che hanno piรน gusto, per il bello e per il buono. AllโItalia guardano con grande interesse,ย ammirano le nostre bellezze, il made in Italy e la nostra gastronomia, molti dei nostri scrittori sono

tradotti, guardano con grandeย curiositร allโarte italiana.
Il 13 maggio 2016, presso lโISTITUTO ITALIANO DI CULTURA di Tokyo, su pregevole iniziativa del direttore prof. Amitrano, allaย presenza del maestro Tullio Pericoli รจ stata inaugurata la mostraย e-mail: eventi.iictokyo@esteri.it
Cosa dire del mercato del vino in Giappone? LโItalia nel tempo ha guadagnato posizioni, ottimamente sostenuta dai ristoranti diย cucina italiana. In termini di volumi di importazione di vino in Giappone nel 2015 lโItalia รจ terza, incollata alla Francia ed al Cileย che per la prima volta ha conquistato il primato. Mentre in termini di valore la Francia รจ prima e lโultimo รจ il Cile. Il primato inย volume del Cile รจ dovuto ai bassi prezzi, ai pochi nomi varietali indicati in etichetta (Cabernet, Chardonnay, โฆ) in grado diย facilitare le scelte dei consumatori occasionali che costituiscono la maggioranza, ad una promozione efficace ed al vantaggioย imputabile ad una tassazione leggermente piรน favorevole. Cosa deve fare lโItalia per crescere lโexport di vino verso il Giappone?
Avere conoscenza che il vino italiano, cosรฌ come molti prodotti dellโagroalimentare di casa nostra, gode giร in iappone di ottima
immagine e non si fa un buon servizio al nostro paese proporlo di qualitร modesta ed a prezzi svaccati; continuare a costruireย domanda in favore del vino italiano, come giร si sta facendo; favorire lโaccesso su quel mercato dei produttori che ancora non ciย sono arrivati, attingendo anche al vasto numero di importatori di dimensione medio-piccola, ideali per fare conoscere i vini diย produzione artigianale; porre maggiore attenzione a penetrare nei ristoranti di cucina giapponese che hanno aperto al vinoย come soltanto 15 anni faโ appariva improbabile; accogliere con cura i giapponesi che vengono in visita alle cantine italiane,ย affascinarli, fare affidamento sulla loro fidelizzazione. Con la consapevolezza che in Giappone il vino ha il vento in poppa. Ilย consumo annuale pro-capite รจ superiore a 3 litri e puรฒ soltanto crescere. Negli ultimi 15 anni la birra, la bevanda nazionaleย preferita dagli uomini unitamente agli spiriti, ha avuto un calo di consumo del 15%. IL Sakรฉ รจ in caduta libera. Il Whisky dร segniย di lenta ripresa dopo anni di rallentamento dei consumi. Vente voiture export, Camping car accidentรฉ, Rachat voiture en panne
Il vino รจ lโunico a crescere con tassi annuali superiori al 5% . Al vino si sono avvicinate le donne, che gli riconoscono la valenza diย bevanda culturale. Le ditte giapponesi produttrici di birra, Asahi, Suntory, Kirin, Sapporo, da tempo hanno fiutato lโaria che tiraย ed investito acquistando aziende distributrici di vino. Eโ successo anche per lโimportatore Enoteca – www.enoteca.co.jp – con ilย quale lavoro, acquisito da Asahi, che continua ad operare con elevata professionalitร .
Il Giappone รจ per il vino italiano il mercato asiatico piรน importante. I consumatori conoscitori sono numerosi, i sommeliers sonoย molto preparati. Eโ stata una delle prime volte, nel mio recente viaggio, che ho raccolto critiche non piรน velate nei confronti diย produttori che praticano lโuso molto limitato, se non anche lโeliminazione, di anidride solforosa per vini che storicamenteย godevano del riconoscimento di spiccata longevitร . Perchรฉ longevi non lo sarebbero piรน, manifestando giร nel primo decennio diย vita i segni di una prematura ossidazione (premox), una maturazione accelerata. Anche gli importatori cominciano a diffidarneย assumendo atteggiamenti di cautela.
Ho imparato ad ammirarlo il Giappone, mi piace molto e confido di poterci ritornare.