A wine2wine svelato l’identikit della donna winelover

A wine2wine svelato l’identikit della donna winelover

A wine2wine svelato l’identikit della donna winelover in occasione del convegno organizzato dalle Donne del Vino dal titolo “Come parlare di vino alle donne online”.

Un uomo che non beve vino? Poco interessante e noioso. Un pasto senza vino? Dieta. Amano i vitigni autoctoni, sono più social degli uomini, danno maggior attenzione ai dettagli e allo storytelling. E, curiosità, il loro sito web preferito sul vino è Winenews.it. Ecco la fotografia delle donne e del loro rapporto con il mondo di Bacco, che esce da un sondaggio realizzato dal team del professor Gabriele Micozzi dell’Università Luiss di Roma, presentato a Verona, in occasione di Wine2Wine, promosso dall’Associazione Nazionale Donne del Vino. Relatori e relatrici illustri invitate dalla presidente Donatella Cinelli Colombini.

Identikit della donna winelover a wine2wine
Identikit della donna winelover a wine2wine

“Abbiamo realizzato 1200 interviste a donne tra i 18 e 60 anni – ha spiegato Micozzi – che restituiscono un’immagine del rapporto tra vino e donna. Principalmente le donne scelgono il vino per lo storytelling e per l’etichetta originale. Considerano l’uomo che beve vino divertente e interessante. Tra i vini mettono al top Brunello e Franciacorta. Vorrebbero etichette più salutiste. Il 34% sceglie il vino al ristorante; il 56% acquista regolarmente vino nella grande distribuzione.

La maggioranza delle consumatrici intervistate, ha dichiarato una preferenza per i vini con minore gradazione alcolica, nel 66% dei casi preferiscono vini autoctoni e di territorio e sono più propense degli uomini a partecipare a corsi di approfondimento della cultura del vino. “La consumatrice donna – afferma Micozzi – compra il vino dopo un’attenta analisi che coniuga la propria storia personale con le informazioni, è quindi una consumatrice fortemente responsabile.”

Ma come si parla alle donne online o meglio, come ha suggerito Felicity Carter, redattore capo della rivista Meininger Wine Business International, “a quale donna parliamo di vino online?”. “È un grande errore pensare che le donne siano una categoria senza differenze: ogni donna ha un suo linguaggio“. La Carter ha dato due suggerimenti per parlare online alle donne: “cercate di capire a chi state parlando e parlate loro sapendo che davanti a voi avete dei consumatori intelligenti“.

Secondo Alessandro Olivieri, co-fondatore di Vinitaly Wine Club, “le donne sono più social degli uomini: il mondo femminile è una community, condivide di più degli uomini. Il vino fa parte del loro lifestyle, dello stile di vita: la donna ha la capacità di rendere il vino cool, di rompere quell’alone elitario che si forma attorno a certi vini. Sanno presentare il vino in modo più lieve e hanno più gusto per estetica. Di tutto questo occorre tener conto perché sempre più donne comprano vino online“.

A wine2wine il Convegno delle Donne del Vino
A wine2wine il Convegno delle Donne del Vino

Secondo il pensiero di Donatella Cinelli Colombini: “Sono tante le wine blogger e questa community molto attiva chiede un approccio al vino meno snob e paludato, più aperto a nuove tendenze e contaminazioni con la moda.”

La psicologa della moda Paola Pizzi ha aggiunto: “nel vino come nella moda, l’esperienza di consumo di un prodotto deve far dire “wow!”. Il vino deve essere collegato a uno stile di vita, deve dare emozioni, dev’essere una esperienza di consumo coinvolgente. Nella comunicazione del vino occorre cambiare quello che si è sempre fatto e renderla nuova, inaspettata. Rompere gli schemi come fa la moda“.

Secondo Cecilia Robustelli, dell’Accademia della Crusca e docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, “le donne hanno una grande capacità di attenzione al dettaglio. È necessario diversificare il genere femminile e identificarlo: lo si fa indicando i generi che sono un riconoscimento di esistenza. Bisogna identificate la donna a cui parlare anche con la cultura di appartenenza”.

Da evitare per la Robustelli, “gli abbinamenti sessisti con il vino. Le donne vogliono essere informate: bisogna loro narrare il prodotto scendendo nei dettagli. La donna che compra il vino online deve conoscere il prodotto ed essere sicura dell’acquisto. Per le donne le parole sono pietre: se quello che dici non è vero, non compreranno mai più quella bottiglia. Bisogna avere un lessico appropriato. Far nascere un’amicizia tra donne e vino”.

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