Il vesuvio di rigatoni, ricetta campana

Il vesuvio di rigatoni, ricetta campana

Il vesuvio di rigatoni è la ricetta che ci presenta la ristoratrice e donna del vino Livia Iaccarino, del ristorante Don Alfonso 1890.

VESUVIO DI RIGATONI
Ingredienti per 4 persone:
-260 g rigatoni
-50 g piselli
– 250 g mozzarella
-60 g carne di maiale macinata
– 30 g mollica di pane
– 6 cl latte
-50 foglie di basilico
-5 cl olio extra vergine d’oliva
-15 g cipolla
– 300 g ragù di pomodoro
– 2 uova
-10 g aglio
– sale
– pepe

Esecuzione della ricetta:
1) Preparare le polpettine con la carne di maiale macinata, il pane bagnato nel latte, 1 uovo, aglio tritato, sale e pepe e rosolare in olio extra vergine.
2) Sbollentare 40 foglie di basilico e frullarle con un po’ d’olio (salsa di basilico)
3) Intiepidire 4 cl di latte, aggiungerci 70 g di mozzarella tagliata finemente e cuocere a bagnomaria (salsa di mozzarella)
4) Saltare i piselli con la cipolla rosolata; tagliare finemente i restanti 180 g di mozzarella
5) Cuocere l’altro uovo per 7 minuti in acqua bollente, raffreddare e tritare
6) Cuocere i rigatoni per 3 minuti e mantecarli con una metà del ragù di pomodoro e una metà del basilico.
7) In un contenitore di carta stagnola di circa 8 cm , precedentemente foderato di carta pellicola, comporre un timballo con i rigatoni, mozzarella tagliata finemente, piselli, uovo tritato, polpettine e basilico.
8) Cuocere per 14 minuti in forno a 160° C
9) Sfornare e adagiare sul piatto. Finire con ragù di pomodoro, salsa di mozzarella, salsa di basilico, basilico a foglie e un filo di olio extra vergine

Livia Iaccarino at Restaurant Don Alfonso 1890 in Sant'Agata sui due Golfi
Livia Iaccarino at Restaurant Don Alfonso 1890 in Sant’Agata sui due Golfi

Livia Iaccarino
Don Alfonso 1890 sito in Sant’Agata sui due Golfi (NA) (Corso Sant’Agata 11/13).
Come e quando hai intrapreso la professione di ristoratrice?
Mio marito ed io eravamo destinati dalle rispettive famiglie a fare gli albergatori come di tradizione ma noi abbiamo rinunciato all’albergo di famiglia per seguire la nostra passione per il cibo e direi la nostra missione, perché quando abbiamo aperto nel 1973 tutto era industriale, tutto era massificato. Si era negli anni del consumismo senza regole, noi abbiamo sentito la necessità di recuperare i nostri sapori.

Qual è l’aneddoto della tua vita che ti racconta meglio?
La follia di vendere una villa ereditata per garantire la qualità degli ingredienti ogni giorno ai nostri figli ed ai nostri ospiti.

Ci racconti un pranzo o una cena indimenticabili o il personaggio più famoso per cui hai cucinato?
I personaggi passati al Don Alfonso sono tantissimi ma una notte Mireille Mathieu, dopo un certo a Napoli, è venuta qui da noi per festeggiare il suo compleanno e dopo cena si è alzata in piedi per ringraziare noi e tutto lo staff e ci ha cantato “la vie en rose” e ha continuato il suo repertorio non curante della stanchezza e di dover poi ritornare a Napoli

La ricetta del cuore e perché e a chi la cucineresti?
Il vesuvio di rigatoni dedicato al nostro vulcano è un piatto simbolo nel mondo

A quale donna ti ispiri e perché?
A Maria Orsini Natale, grande scrittrice Napoletana, una donna forte , coraggiosa, ironica e curiosa.

Il tuo motto? Rincorrere i sogni e non mollare mai!

Contributo a cura di Cinzia Mattioli, ristoratrice e donna del vino

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