Le enologhe più influenti di Spagna è il tema di un reportage di The Drink Business, che stila una lista delle donne del vino più importanti nel panorama dell’enologia spagnola
Sono 19 e nascono quasi tutte in grandi famiglie del vino le enologhe più influenti di Spagna. The Drinks Business continua il suo viaggio nel mondo del vino al femminile portandoci in Spagna, una nazione tradizionalmente maschilista, dove le donne cominciano a emergere dall’ombra. Fra le 19 enologhe selezionate dal prestigioso portale inglese, la stragrande maggioranza nasce in famiglie di produttori storici, poche quelle che sono arrivate a ruoli chiave solo grazie al loro talento ma tutte hanno scelto il mestiere di enologa per passione.
“For a woman, getting to the top of your game in the male-dominated wine world is hard enough – doing so in a macho country such as Spain is all the more impressive”, infatti per una donna arrivare in alto nel mondo del vino dominato dagli uomini è difficile comunque – farlo in una nazione maschilista com’è la Spagna è davvero impressionante.
Vediamo insieme la lista delle 19 enologhe più influenti di Spagna:
- María José López de Heredia: quarta generazione della celebre famiglia di produttori della Rioja, ha rinnovato i vini rossi da lungo invecchiamento tradizionalmente prodotti con una tecnica ossidativa in botte. Nella sua casa c’è un precedente: nel 1886 l’azienda era guidata dalla sua bis bisnonna.
- Daphne Glorian: fra i pionieri del moderno Priorat, guida una delle cantine più piccole e prestigiose: Clos Erasmus a Gratallops.
- Cristina Forner: terza generazione della famiglia nell’industria del vino. Ha trascorso molti anni a Parigi e viaggia continuamente per promuovere i vini della Rioja in 120 mercati esteri.
- Mireia Torres: quinta generazione della dinastia Torres, 44 milioni di bottiglie all’anno, oltre 200 milioni di Euro di fatturato annuale e 2,440 ettari di vigna in Spagna, California e Cile. Mireia dirige la cantina Jean Leon e Torres nel Priorat.
- Elena Adell: capo enologa di Campo Viejo nella Rioja adora il Tempranillo, nasce in una famiglia di piccoli produttori e poi ha studiato enologia.
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Begoña Jovellar: enologa da Vega Sicilia, ricopre uno dei ruoli più ambiti dell’enologia spagnola e firma vini straordinari come Vega Sicilia Unico, ma non per questo si dà delle arie.
- María Vargas: capo enologo dei Marqués de Murrieta, una delle cantine più prestigiose della Rioja, riesce altrettanto bene nella produzione di grandi rossi e grandi bianchi
- María Larrea: è il direttore tecnico di CVNE dal 2006 ed ha girato tutto le aree dei grandi vini del mondo prima di tornare nella natia Rioja. Nel 2013 Wine Spectator dette il primo posto della TOP 100 alla Gran Reserva fatta da lei.
- Paula Fandino: protagonista nel settore bollicine, è enologa capo a Mar de Frades nella Rías Baixas, noto per le bottiglie di colore blu elettrico del suo Albariño Brut Nature che tenta di eclissare il Cava più noto spumante spagnolo.
- Katia Alvarez: da una decina d’anni responsabile tecnico di Bodegas Martin Còdax. Sta sperimentando Albariño con vendemmia tardiva. Nata in una famiglia di piccolissimi produttori di vino.
- Sara Perez: la pasionaria del Priorat dove produce Carignan/Syrah molto eleganti insieme a rossi di grande potenza e vini sperimentali di puro Garnacha da vigneti da mito. Segue l’istinto e ama la natura.
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Xandra Falcó: la sua famiglia produce vino dal XIII secolo e lei stessa lavora nella cantina di famiglia Marqués de Griñón in Castilla la Mancha.
- Paula Medina: nata a Siviglia, lavora nell’azienda di famiglia – Williams & Humbert – come direttore tecnico dal 2010. E’ una grandissima esperta e appassionata di Sherry, di cui ha una delle maggiori e più antiche collezioni.
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Meritxell Falgueras: sembra una modella, da 4 generazioni la sua famiglia gestisce l’enoteca El Celler de Gelida a Barcelona, che fornisce le bottiglie a molti dei top restaurant della regione. Si è costruita un’ottima reputazione di giornalista (carta stampata e TV) e sommelier e, a soli 25 anni, ha vinto il premio ‘Nariz de Oro’, letteralmente naso d’oro.
- Vicky Gonzàlez-Gordon: anche lei parte di una dinastia dello Sherry, la González-Gordon dove è il responsabile marketing di González Byass. L’azienda di famiglia ha ambizioni espansionistiche ed ha recentemente investito in Cile.
- Meritxell Juvé: ancora una figlia di un grande casato che affonda le sue radici fino al 1790. Cinque milioni di bottiglie all’anno, di cui il 35% di gran riserva. La sua missione è di portare Juvéy Campos fra i grandi produttori di sparkling del mondo.
- Veronica Ortega: enologa del Pinot Noir spagnolo della Mencia. Si è fatta le ossa in grandi cantine: Romanée-Conti in Borgogna, Crozes-Hermitage nel Rodano e da Alvaro Palacios nel Priorat. Ama la natura e il ritorno alle antiche tradizioni.
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Vicky Marque Bueno: in questo caso l’ascendenza nel vino è attraverso la madre Vicky Mareque Bueno, è appassionata del vitigno Albariño e intende valorizzarlo come una delle migliori uve del mondo.
- Veronica Remartinez: enologa de La Rioja il vino di cui è più orgogliosa è Finca El Otero 2012.
I due articoli originali di The Drink Business con l’intervista alle 19 enologhe di Spagna:
Spain’s Women in Wine to watch
Articolo raccolto per noi da Donatella Cinelli Colombini – Presidente Nazionale Le Donne del Vino