Friulano, vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia

Friulano, vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia

Friulano è un vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia, da cui si produce l’omonimo vino, che ci viene raccontato in questo post dalla produttrice friulana Luisa Menini dell’azienda Borgo delle Oche 

Friulano Doc e Luisa Menini dell’Azienda Borgo delle Oche.
L’azienda agricola “Borgo delle Oche”, è sita a Valvasone proprio nel centro medievale di questo piccolo borgo della pianura friulana occidentale, ed è costituita da circa 10 ettari di proprietà in zona Friuli Doc Grave di cui 7 a vigneto. Il borgo si trova tra la provincia di Udine e quella di Pordenone, lungo il fiume Tagliamento e non lontano dalla costa e le lagune di Marano ad est e Venezia ad ovest. L’ azienda è strettamente a conduzione familiare e nella conduzione del vigneto utilizza esclusivamente prodotti biologici per la difesa dai parassiti (trappole a feromoni) e dalle muffe (zolfo biologico e prodotti a base di rame a basso impatto ambientale).

Friulano Doc
Le uve sono coltivate nella zona delle Grave, un territorio caratterizzato da un’ampia superficie sassosa che aiuta l’escursione termica tra il giorno e la notte, favorendo l’intensificarsi del parco aromatico dei vini. Le uve raccolte sono state macerate per qualche ora a temperatura ambiente e poi subito pressate in maniera soffice.
Il mosto è stato poi decantato e posto a fermentare in contenitori d’acciaio a temperatura controllata ed è stato affinato per circa 10 mesi sulle fecce fini.
Il vino è di un colore giallo paglierino carico, con riflessi verdognoli, sentori di frutta matura, agrumi e mandorle; in bocca è sapido, con una piacevole acidità che gli dona elegante freschezza. A supporto si apprezza una buona struttura e un piacevole corpo su un finale lungo e molto minerale.
L’abbinamento consigliato è con pesce, salumi, formaggi freschi o di capra e primi piatti; si consiglia di servirlo ad una temperatura di circa 12 °C.

Luisa Menini
Luisa Menini

Luisa Menini dell’Azienda Borgo delle Oche.
L’azienda incomincia a vinificare alla fine degli anni ’90. Nel 1997, con mezzi molto rudimentali, vengono lavorati alcuni quintali di uve normalmente destinate alla vendita, Merlot e Cabernet Sauvignon per provare a farne un vino rosso da affinamento in legno. A tal scopo vengono acquistate due barrique, una nuova ed una di seconda mano: il risultato è talmente incoraggiante che anche negli anni successivi l’esperienza viene ripetuta e, successivamente, allargata anche alla vinificazione di uve Traminer e Chardonnay.
Lentamente dalle prove iniziali si passa alla attività vinicola vera e propria che nasce ufficialmente nel 2004 insieme alla nuova denominazione aziendale: “Borgo delle oche” Azienda agricola.
“Per cogliere l’essenza da una persona o da un elemento vitale, è necessario instaurare un dialogo tra i due interlocutori fatto non solo di parole, ma anche di azioni che devono essere accettate tra le due parti come in un normale accordo.
E’ per questo motivo che nella filosofia del Borgo delle Oche vi è come primo obbiettivo, la ricerca della qualità dei suoi prodotti, una sorta di patto di massimo rispetto reciproco tra le persone e le materie prime.
Il rispetto da parte nostra consiste nell’utilizzare in maniera coscienziosa le risorse a nostra disposizione, nell’attendere pazientemente i tempi che la natura impone e nel cogliere al momento giusto il frutto del lavoro dell’uomo, ma anche del suolo, dell’aria, dell’acqua, del sole e delle piante.
Tutto questo porta alla realizzazione di prodotti sicuramente complessi e dotati di estrema personalità, che riescono a coinvolgere donando sensazioni che rimangono nella memoria e nel tempo.
Da parte mia, dopo la laurea in scienze e tecnologie alimentari, ho lavorato 13 anni come consulente presso il salumificio e macello più grande del Friuli come responsabile della qualità e dell’HACCP e, a seguire, in diverse altre strutture come consulente. Ho tenuto corsi di formazione per aspiranti norcini, mentre mi avviavo alla gestione dell’azienda agricola di famiglia.

Per fortuna ho trovato contributo e sostegno in mio marito, Nicola Pittini enologo e compagno di lavoro in questo progetto di vita bellissimo.
Se devo pensare ad una donna, una grande donna, la mente va a Rita Levi Montalcini, non credo ci sia il bisogno di spiegare il perché, è una grandissima donna di scienza, la ammiravo tantissimo.
Ho un motto, in cui credo molto: il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. E. Roosvelt”

Borgo delle Oche Azienda Agricola di Luisa Menini – Borgo Alpi 5 Valvasone Arzene (PN) 

Contributo raccolto a cura di Cinzia Tosetti, giornalista e Donna del Vino

 

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