Il cesanese del Piglio, vino autoctono del Lazio, raccontato da Pina Terenzi
Il territorio del Cesanese comprende 5 comuni in provincia di Frosinone; precisamente Serrone e Piglio, per la totalitΓ della superficie territoriale, e poi solo in parte i comuni di Anagni, Acuto e Paliano.
Serrone e Piglio sono il cuore del Cesanese: i vigneti, siti ai piedi del monte Scalambra (1404 mt s.l.m), trovano un clima ottimale con buone escursioni termiche nelle fresche notti d’estate, e con brezze diurne che creano il microclima ideale per il cesanese che predilige temperature costanti senza sbalzi repentini.
Cesanese del Piglio DOCG e Pina Terenzi dellβAzienda Giovanni Terenzi Srl.
Lβazienda Giovanni Terenzi sorge in La Forma nel Comune di Serrone (Frosinone), ed Γ¨ stata fondata alla fine degli anni 50 dall’attuale titolare, il Sig. Giovanni che oggi la dirige con i la moglie Santa e i tre figli. Lβazienda, che Γ¨ tradizionalmente condotta dalla famiglia Γ¨ cresciuta, e si estende oggi su una superficie coltivata di circa 12 ettari.
Ha terreni coltivati a cesanese nei comuni di Piglio, Serrone (il comune piΓΉ a nord della Ciociaria ed il primo che si incontra venendo da Roma) e Paliano in provincia di Frosinone ed altri terreni coltivati nel comune di Olevano Romano in provincia di Roma.
La cantina si avvale di macchinari allβavanguardia e di nuove tecnologie, ma conserva le tecniche antiche di produzione, tutelando gelosamente il segreto di questo vino austero e prezioso. Allβinizio degli anni novanta, periodo di forte crisi per il mondo agricolo e soprattutto vitivinicolo, la testardaggine del Sig. Giovanni gli ha fatto accettare una sfida; rilanciare il prodotto di punta della terra, il Cesanese dβAffile e il suo vino: il Cesanese del Piglio.
Giovanni Terenzi allβinizio cominciΓ² a recuperare i vecchi vigneti della famiglia appartenuti al nonno e poi a selezionare il vitigno Cesanese dβAffile per poterlo reimpiantare nei nuovi vigneti e, avvalendosi della collaborazione di un amico agronomo e dellβattuale enologo, trascina tutta la sua famiglia nella βsfidaβ parlando di far conoscere βil nostro vino in tutto il mondo se necessarioβ.
Ma la sua testardaggine non si fermΓ² qui: allβinizio del 2005 insieme agli altri maggiori produttori di vino presero lβimportante decisione di far diventare il Cesanese del Piglio il primo vino della Regione Lazio ad avvalersi della D.O.C.G. E lβobiettivo, grazie ad uno sforzo comune tra enti e produttori, si raggiunse nel maggio del 2008.
Nel 2013, la struttura Γ¨ stata arricchita di una sala degustazione per accogliere turisti ed eno-appassionati. Da allora, grazie ad un panorama unico, e lβinvitante degustazione dei vini e dellβolio aziendali, Γ¨ cresciuta la richiesta degli enoturisti che amano ammirare i vigneti e conoscere da vicino il territorio e tutta la realtΓ aziendale.
βVajoscuroβ Cesanese del Piglio DOCG Superiore Riserva
βUn vitigno antico che cresce da tempo immemore sui terreni misti calcarei che si trovano alle pendici del monte Scalambra, un vino che rappresentava elemento essenziale nei convivi degli imperatori Federico II
E Nerva oltre ai Papi Innocenzo III e Bonifacio VIII che nel nostro territorio avevano la propria residenza estiva. Noi lo presentiamo nella versione piΓΉ tradizionale, dove il vino riesce ad esprimere il meglio di sΓ©β.
Il vino, affinato per 12 mesi in tonneau di rovere e 24 in bottiglia si presenta di un bel color rubino carico con chiari riflessi violacei. Al naso si avvertono sentori di violetta che evolvono verso i frutti rossi e la prugna. In bocca Γ¨ intenso e persistente, con note di frutta che si aprono ad aromatici sentori speziati.
Il vino Γ¨ un ottimo compagno del brasato al cesanese o di un formaggio di fossa.
βAmo berlo in compagnia di mio padre davanti al caminetto mentre racconta le belle storie di un tempo legate al vinoβ.
Pina Terenzi dellβAzienda Agricola Giovanni Terenzi.
βOltre agli studi commerciali ed il corso da sommelier Γ¨ stata lβazienda la vera palestra della mia vita. Oggi sono presidente regionale del Lazio di Donne in Campo e vice presidente nazionale di questβassociazione di Donne agricoltrici, la conoscenza delle altre realtΓ agricole mi ha permesso di crescere anche emotivamente, lavorare insieme alle Donne per il bene delle Donne Γ¨ unβesperienza unica ed indescrivibile.
Grazie anche a questo, sono maturata, pian piano, come una buona bottiglia di vino, anche se sono conscia di avere ancora molta strada da fareβ¦
Spesso mi ispiro a mia madre, una donna che ha sempre ben conciliato il lavoro con la famiglia. Ha sempre avuto il suo spazio in azienda assumendo decisioni importanti e non mancando mai alle sue responsabilitΓ .
Il mio motto: guardare sempre oltre vivendo serenamente il presente!
Γ ciΓ² che mi aspetto dalla vita e da un buon calice di vino. Mi piace pensare a come sarΓ il futuro, ma senza perdere le emozioni che mi dΓ il momentoβ.
SOC. AGRICOLA GIOVANNI TERENZI S.R.L. VIA FORESE 13 SERRONE 03010 (FR)
Contributo raccolto a cura di Cinzia Tosetti, giornalista e Donna del Vino